Lettere da Auschwitz
27 Gennaio 2023
Giornata della memoria
a cura di Corradino Pellecchia
Lettura drammaturgica di
Dario Riccardi
Giulia Alviggi
Una donna, Helga, ritrova tra gli oggetti della madre una scatolacon delle lettere e scopre che il padre è stato internato adAuschwitz. Il lucido racconto di quella dolorosa esperienza lasconvolge. Lettera dopo lettera, leggendo quella incredibile storiaprende coscienza degli orrori del lager: le selezioni, le frustate e lepunizioni, la fame, il lavoro spossante.Questo sommariamente il contenuto del lavoro che vuolericordarci che soltanto con la riappropriazione del passato e delvissuto delle vittime è possibile rinsaldare i valori comuni dellagiustizia, della conoscenza e del rispetto della diversità, perché laShoah ha significato la totale negazione di tutti i valori alla basedella civiltà: il Male diventò il Bene e il Bene Male in unrovesciamento del mondo radicalmente nichilista.Ha scritto Primo Levi: “È avvenuto, quindi può accadere dinuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire. Puòaccadere, e dappertutto… occorre quindi affinare i nostri sensi,diffidare degli incantatori, da quelli che dicono belle parole nonsostenute da buone ragioni”.E la cronaca di questi giorni sembra dargli ragione.