Mostra di Carlo Nardelli a cura di Giada Caliendo

Non c'è contestualizzazione nelle opere di Carlo Nardelli né artifizio estetico. 

L'artista fotografa frammenti di realtà estrapolandoli dal loro contesto quotidiano e geografico. Il suo documentare muri, porte, screpolature si espande poi al processo illusionistico e mentale dello spettatore. 

Nardelli mette in atto un vero spettacolo di magia visiva in cui gli elementi conosciuti e, volendo banali, agiscono come dislocatori d'attenzione; nasce una nuova idea di figurazione ed ecco che un muro diroccato diventa una costellazione, un paesaggio marino o una ferita.
La semplicità degli elementi non è esplicita, la destrutturazione analitica punta alla profonda concettualità, ed è qui che si espande l'Essenza. 

Qui inizia il viaggio... Abbandonando costrutti mentali e preconcetti Nardelli regala non la propria idea di sé e del mondo ma ad ognuno la propria personalissima avventura della metafora e del sogno. 

Giada Caliendo

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